OLIVASTRO MILLENARIO – racconto di Diana Cruz

OLIVASTRO MILLENARIO

racconto di Diana Cruz

 

Ero in Sardegna. Con mia madre ed una mia amica. è stata l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio. Un bel giorno andammo a vedere un albero nelle misteriose colline del nord dell’isola.

Non era un albero qualunque, era uno splendido olivastro di quattromila anni…

 

Pensavo fosse magia

Ma era soltanto natura;

pensavo fosse un sogno

ma era solo realtà.

 

Sentivo il miracolo nel suo immenso

La vita pulsava tra le sue foglie

Il sole risplendeva l’autenticità.

 

I0 guardavo la sua forza

E toccavo la sua saggezza.

Nel nostro corto ma straordinario incontro

Percepì un’intera esistenza:

di sapere, di innocenza, di giovinezza

tenuti in quattromila anni.

 

In continua evoluzione quell’essere

Da un tronco ne diede vita a tre,

espandendosi a cascata

racchiudendo in se stesso tutto il potere:

lo distribuiva da cielo in terra,

lo trasmetteva a chiunque si permetteva di ascoltarlo

e lo donava al solo che volesse riceverlo…

 

ma lo splendore che gli dava senso

era tutto ciò che lo costituiva:

il singolo moschino che svolazzava in cerca di cibo,

quella divina farfalla incuriosita del potente dono che l’aspettava,

la fastidiosa zanzara,

l’innocuo ragnetto in cerca del suo rifugio perfetto,

la forte formichina e tutti gli esseri che

usufruivano della magnificenza dell’albero.

 

Tutto aveva significato.

Tutto comprendeva tutto.

E solo tutto poteva essere tutto

Se quel tutto c’era.

 

… e qual’ora capì che ogni cosa mi dimostrava vita

e mi emozionavo a sentirla

perché tutto era vivo…

ed era vivo in quel istante.

 

La vita è magia.

La natura è magia.

Mi sbagliavo approposito.

La sola realtà è pure un sogno

ed è proprio il sogno di esistere

che magicamente si trasforma in realtà.

 

…dopo quel evento ce ne andammo zitte zitte calme calme per le ancora misteriose colline del isola. Inserimmo il CD di Amos Lee, ascoltammo quella soave musica che ci rilassò a tal punto da non superare i trenta all’ora. Ad un certo punto vedemmo qualcosa in mezzo alla strada e mantenendo la nostra calma ci fermammo uscimmo dalla macchina e incuriosite andammo a vedere di cosa si trattava… era una TARTARUGA! Miracolo! Dopo una visita così intensa trovarsi una tartaruga di circa cento anni, era favoloso… rimanemmo incantate ad osservarla, sentivamo la sua importanza. Alla fine di tutto la spostammo dalla strada e pensierose ce ne andammo…

Quella tartaruga sarà stata una Benedizione?

Diana Paiva Cruz

 Luglio 2009

 

 

 

 

 

Questo articolo è stato pubblicato il lunedì, 31 gennaio 2011 alle 20:34 e classificato in Poesie. È possibile seguire tutte le repliche a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. I commenti sono attualmente chiusi, ma puoi fare il trackback dal tuo sito.

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