A CONTATTO CON L’ESTREMITA’

 

 

Diana Paiva Cruz

Mi poso sull’estremità del mare.

Sento il rumoroso silenzio del profondo

Mi cedo totalmente a ciò che mi sostiene

Mi cullano le onde, mi trasportano, mi accudiscono,

mi proteggono e mi mettono a rischio,

mi sciolgono, mi succhiano, mi trattengono e mi amano.

Piano piano mi accompagnano a riva, al sicuro, a casa.

Delicatamente mi stendono sulla sabbia ma continuano a bagnarmi

in segno di continua presenza.

 

Ora come non mai mi sento pronta a ricevere tutto ciò che la vita ha da darmi

Pronta a cogliere la grazia…

 

Questa terra minacciosa e quel cielo candido

mi stabilizzano, mi rendono ideale.

La terra mi trascina giù, mi sento pesante

Incapace di reagire in forza contraria

ma essendo così aperta e disponibile all’immensità del cielo

mi sollevo e volo

come quei leggeri gabbiani della costa,

arrivo talmente in alto da toccare le nuvole,

vado così veloce da superare ogni limite

e sono talmente leggera da planare come una foglia d’autunno.

 

Tutto ciò mi evoca la libertà

Mi conduce con chiarezza alla vita autentica…

 

A quel punto mi concretizzai

Piena di ricchezze

“sono di nuovo qui” pensai,

distesa sulla sabbia, col mare ai miei piedi

rivolta al cielo e scaldata dal sole,

a contatto con l’estremità.

e con gli occhi ben aperti cominciai a ridere…

 

 

Diana Paiva Cruz

Questo articolo è stato pubblicato il mercoledì, 9 dicembre 2009 alle 19:41 e classificato in Poesie. È possibile seguire tutte le repliche a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. I commenti sono attualmente chiusi, ma puoi fare il trackback dal tuo sito.

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