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[cfr. p.29 Rivista n. 3 della AEIB Marzo 1998]

di Jussara Silveira da Rosa

Il suono ha origine nell`ambito di un movimento vibratorio di particelle e di oggetti. Le vibrazioni che producono il suono sono manifestazione di un`energia che si trova presente in tutta la natura, in noi stessi e nell`universo. L`essere umano può percepire solo una piccola porzione di questo ampio spettro vibratorio. Il suono è una forza universale e invisibile, capace di produrre cambiamenti profondi a livello fisico, emozionale e spirituale. La musica è un suono speciale, poiché contiene un sistema di ritmi, armonie e relazioni che esistono in tutto l`universo mondo, dai movimenti dei pianeti attorno al sole fino alla crescita delle cellule. La musica è un idioma umano universale: un linguaggio di iniziazione ai riti di passaggio, una guida attraverso i labirinti di espansione della coscienza e un cammino per raggiungere uno stato di guarigione profonda, e di pienezza. Lungo i secoli gli uomini si sono serviti dei suoni, specialmente di quelli musicali, come naturale strumento terapeutico. Le origini della cura attraverso i suoni e la musica risalgono alla preistoria. Nell`antico Egitto il geroglifico che rappresentava la musica era lo stesso con cui venivano raffigurati l`allegria e il benessere. I sapienti indiani ed i filosofi greci pensavano che tutte le forme fisiche fossero manifestazioni della musica.
I saggi delle antiche culture concepivano la musica terrena come un`eco e una risonanza della musica cosmica, obbediente alle stesse leggi divine e perciò capace di alleviare il dolore e la sofferenza e di favorire la salute e il risanamento. L`umanità potrebbe cantare all`unisono con le stelle, nel tentativo di raggiungere l`armonia universale.
La musica è in grado di superare i filtri logico-analitici della mente, per stabilire un contatto diretto con i sentimenti e le passioni nascosti nella memoria e nell`immaginazione. Questo provoca delle reazioni fisiche.
Il suono è una forza poderosa. Il rispetto della vita è indispensabile per usare adeguatamente le energie sonore. Nell`antica Grecia e Roma si esigeva questo senso di responsabilità da parte degli studenti di filosofia classica, la quale sceglieva con attenzione la musica curativa per garantire salute, purezza e fermezza di carattere.
I mantra, cantici e formule curative, hanno origini molto antiche. Nei papiri egizi che contengono testi di medicina si parla di cantici per curare la sterilità, i dolori reumatici e le punture d`insetto. Nell`antico testamento si ricorda che David alleviò la depressione del re Saul suonando sull`arpa. Gli Esseni e i loro terapeuti curavano con parole sacre. Nella cultura ellenistica i dolori della sciatica e della gotta venivano placati attraverso la musica del flauto.
La conoscenza dei suoni, dei ritmi e dei cantici era fondamentale per i poteri curativi degli sciamani, dei guaritori e dei sacerdoti delle culture celtiche. La musica come metafora dell`ordine e dell`amore divino appare in tutta la letteratura mistica del giudaismo, del cristianesimo e dell`islamismo.
Nell`epoca medievale-rinascimentale i saggi conoscevano l`importanza fondamentale della musica per la comprensione dell`universo e dell`umanità. Nell`Inghilterra di Giacomo I, Thomas Cogan e Richard Brown trattavano i loro pazienti con la musica.
I grandi compositori richiamavano l`attenzione sulla relazione tra suono, musica e salute. Haendel affermava che la sua intenzione non era di divertire il pubblico ma di "renderlo migliore". Nel XVIII secolo Farinelli curò un`infermità cronica di re Filippo V di Spagna cantando l`aria preferita dal monarca. Martinus diceva che secondo alcune persone del pubblico abbassava la febbre.
Si diceva che la musica, trasmessa dal cantore attraverso l`aria, entrava nel corpo del paziente e gli restituiva il vigore e il benessere naturale.
Nel XIX secolo alcune ricerche scientifiche comprovarono gli effetti fisiologici della musica sulla respirazione, sul ritmo cardiaco, sulla circolazione e sulla pressione sanguinea.
Poco a poco fu riconosciuta la validità del suono e della musica come tecnica terapeutica nell`ambito della salute mentale, della riabilitazione psicologica e della terapia occupazionale.

LA NATURA DEL SUONO

Viviamo in un mondo di suoni: sin da prima della nascita entriamo in contatto col battito del cuore della mamma. I suoni possono essere o no percepiti, musicali o caotici, strani o familiari, inquietanti o piacevoli, distruttivi o curativi.
Il suono è un movimento vibratorio, un movimento di atomi e di molecole che compongono sia oggetti piccoli che grandi. Un oggetto in movimento può far sì che accada qualcosa, in virtù dell`energia rappresentata dal suo movimento. L`energia dell`acqua in movimento si converte in energia elettrica.
Perché un oggetto produca un suono deve vibrare, cioè muoversi da un lato all`altro. Ogni movimento completo da un lato all`altro di una corda di chitarra o del braccio di un diapason si chiama ciclo. La corda o il braccio del diapason vibrano a varie centinaia di cicli al secondo e il numero esatto di cicli per secondo dipenderà dalla nota musicale prodotta dal diapason. I numeri di cicli o vibrazioni per secondo si chiama frequenza.
L`unità attraverso cui si misurano le frequenze è detta Hertz (Hz). Un Hertz corrisponde a una vibrazione o ciclo per secondo. I suoni gravi hanno frequenze basse mentre quelli acuti hanno frequenze alte. Le onde sonore nell`aria consistono di molecole di aria che si muovono da un lato all`altro o longitudinalmente. Sono onde di compressione e di espansione che si estendono attraverso l`aria. La vibrazione delle molecole le avvicina e poi le separa. La quantità di movimento degli atomi e delle molecole vibranti determina la sonorità o l`intensità di un suono.
Suono soave: quando una molecola di aria vibra leggermente da un lato all`altro.
Suono intenso: vibrazione più vigorosa che a ogni oscillazione si muove più forte. L`intensità è l`altezza o l`ampiezza di un`onda sonora. Si misura con un`unità chiamata decibel (dB). Risonanza: ogni oggetto ha una sua frequenza di vibrazione. Se battiamo lievemente con un dito su un bicchiere di buona qualità, si produce un suono cristallino con una frequenza a lui naturale, che dipende dalla sua grandezza, dalla sua forma e dal materiale di cui è fatto. Una buona cantante potrebbe imitare la nota naturale del bicchiere e farlo vibrare: questo fenomeno è chiamato risonanza. Se una cantante producesse onde sonore con energia e precisione sufficienti, il bicchiere vibrerebbe sempre più fino a quando l`energia vibratoria risultasse eccessiva per la sua struttura; a quel punto il bicchiere si creperebbe o si romperebbe in frantumi. A causa della risonanza una fonte di suono come, per esempio, una corda tirata, produce onde sonore che passano la propria energia agli oggetti che la circondano. Se questi oggetti hanno la stessa frequenza naturale della vibrazione acquisiscono anch`essi un movimento vibratorio.
La risonanza è un principio fisico fondamentale, con molte applicazioni valide nella cura attraverso i suoni.

SUONO ED ENERGIA

Nella scienza classica è chiamata energia la capacità di realizzare un lavoro, di far sì che accada qualcosa. Un oggetto in movimento può far accadere qualcosa in virtù dell`energia rappresentata dal suo movimento. Un fiume che scorre ha l`energia sufficiente a far girare enormi turbine, connesse a generatori elettrici. In questo modo l`energia dell`acqua in movimento si converte in energia elettrica. Questo tipo di energia, che possiede gli oggetti e le sostanze che si muovono, si chiama energia cinetica.
Il suono esiste per il movimento di vibrazione degli oggetti, perciò è anch`esso un tipo di energia cinetica. Questa energia può essere caotica o ordinata, diluita o concentrata, debole o potente. I fisici calcolano che se si convertisse in energia calorica tutta l`energia sonora prodotta da una moltitudine di spettatori che gridano e applaudono a una grande manifestazione sportiva, otterremmo acqua calda sufficiente per una tazzina di caffè. Nella medicina moderna si è osservato che è possibile emettere un suono preciso, potente e di tono acuto tale da far vibrare i calcoli renali o biliari fino a polverizzarli.
E` il raggiungimento universale da parte del suono a questo livello di energia che spiega l`ampiezza dei suoi effetti sul corpo.

ONDE SONORE E PARTI DEL CORPO

Recenti ricerche realizzate da terapeuti del suono e biologi hanno evidenziato gli effetti delle vibrazioni sonore sulle cellule vive. Usando dei diapason come fonte di suono, le differenti frequenze della scala musicale hanno provocato mutamenti di forma e colore nelle cellule del sangue. Per esempio la nota "DO" le ha ingrandite, il "MI" le ha rese sferiche e il "LA" ha fatto cambiare il loro colore da rosso a rosa. Le frequenze delle note possono essere sufficientemente vicine alle stesse frequenze naturali delle cellule da poter stabilire vibrazioni per simpatia, rinforzare le risonanze e disgregare gli schemi delle interferenze perturbatrici.
Le cellule cancerogene, comparate con quelle sane, possono essere considerate deboli, flaccide e grasse. Sottomettendole alla stessa successione di frequenze crescenti si sono disgregate e disintegrate. E` possibile che le risonanze rinforzino le cellule e i tessuti sani e che inibiscano le cellule malate.
Questa ricerca può anticipare l`inizio dell`uso terapeutico dei suoni per il trattamento del cancro.

ONDE SONORE E ONDE DI LUCE

I fisici pensano che le onde sonore siano un fenomeno distinto rispetto alle onde luminose. Il suono ha luogo per il movimento di atomi, di molecole e di oggetti Per la sua trasmissione dipende dalla materia. Le onde sonore non possono attraversare il vuoto.
Le onde di luce, le onde radio, le onde dei raggi X e altri tipi simili di onde non dipendono dalla materia. Si manifestano come ondulazioni o onde di forza elettromagnetica, simili alle linee invisibili di forza magnetica che circondano una calamita. Tutte queste onde possono attraversare il vuoto dello spazio.
Tanto il suono che la luce sono forme di energia e si possono stabilire molti parallelismi tra la natura ondulatoria di uno e quella dell`altra.

LA VOCE

Il nostro corpo produce suoni di ogni tipo, da quello delle palme delle mani fino al rumore dei piedi sul suolo passando per il digrignare dei denti e i brontolii della digestione. La voce, prodotta dalle corde vocali situate nella laringe, riflette lo stato mentale, emozionale e fisico di una persona. Davvero la voce è un`allegoria dell`anima. La voce unisce la più piccola onda o particella di energia all`energia dell`universo. La scoperta e la liberazione della nostra voce è positiva per la nostra salute fisica, per la nostra fiducia nelle relazioni sociali e per la nostra capacità di comunicare.
Il modo in cui usiamo la voce può darci una visione profonda di tutto il nostro essere. Quando parliamo e cantiamo, manifestiamo come le nostre energie, sentimenti, pensieri e intuizioni si uniscono a produrre uno stile vocale proprio e inimitabile. Lo stile vocale riflette le influenze esterne, oltre ai nostri intimi sentimenti, e si evolve con il tempo in proporzione alla maturazione delle emozioni e alle esperienze accumulate. Nella misura in cui sapremo usare meglio la voce ci sentiremo meglio.

LA RESPIRAZIONE

La voce è basata sulla respirazione.
Ogni quattro o cinque secondi i nostri polmoni assorbono nuova aria che contiene ossigeno, e espellono i residui velenosi di anidride carbonica.
Questa funzione vitale della respirazione prosegue anche quando non ce ne rendiamo conto e lo sforzo fisico ha luogo ugualmente riposando o dormendo. E` la funzione più importante del nostro corpo, senza di essa moriremmo soffocati.
Tra gli organi della respirazione ci sono il naso, la bocca, la gola, la trachea, le vie respiratorie inferiori (bronchi e bronchioli) e i polmoni. Tra i muscoli che intervengono nella respirazione ci sono quelli del petto e delle spalle e soprattutto il diaframma, che è una grande placca muscolosa situata alla base del torace. Il diaframma segna il limite tra il torace e l`addome.
Quando inspiriamo questi muscoli fanno in modo che i polmoni si espandano assorbendo l`aria dalla bocca e dal naso e facendo abbassare la trachea. Quando i muscoli del torace e il diaframma si rilassano, la reazione elastica dei polmoni fa sì che si contraggano come palloni che si sgonfiano, espellendo il fiato col movimento dell`espirazione. Questo significa che l`espirazione, quando parliamo o cantiamo, è un processo passivo e non muscolare, che dipende dalla contrazione naturale del volume polmonare.

INDUZIONE VOCALE DEL SUONO

Ogni strumento musicale ha tre caratteristiche che determinano la produzione del suono: un eccitatore o fonte di energia; un elemento vibrante che determina il suono e il suo tono e degli elementi risonanti che forniscono le caratteristiche tonali. In una chitarra questi sono rispettivamente il dito che pizzica la corda, la corda e il corpo della chitarra.
La voce può essere uno strumento musicale di grande carattere, potenza e adattabilità. Il suo eccitatore è il fiato che viene dai polmoni; l`elemento vibrante sono le corde vocali, situate nella laringe, e gli elementi risonanti sono le cavità e le strutture vuote della gola, la bocca e le fosse nasali.
Allo stesso modo la vocalizzazione si divide in tre processi principali: la fonazione, la produzione del suono, la risonanza o ampliamento armonico del suono, l`articolazione e la pronuncia dei suoni vocali per produrre le forme linguistiche che chiamiamo parole. La retroalimentazione auditiva, o ascolto delle proprie emissioni, è la parte principale del processo di vocalizzazione. E` importante ricordare che a parlare e a cantare è tutta la persona.

LE CORDE VOCALI

Le nostre corde vocali sono due protuberanze, di color bianco perla, situate nel collo ai due lati della laringe. Esse non vibrano liberamente come una corda di violino. Sarebbe più esatto chiamarle "pieghe vocali" poiché escono dalla parete della laringe come due ripiani.
Quando parliamo, alcuni muscoli del collo e della zona che circonda la laringe allungano le corde vocali, facendole avvicinare al centro della laringe quasi al punto di toccarsi. L`aria passa attraverso uno stretto orifizio a forma di fessura, provocando la vibrazione delle corde. Le corde vocali sono accompagnate da un altro paio di pieghe, che chiamiamo "false corde vocali", le quali stanno immediatamente sopra quelle vere. Le corde vocali formano una cavità a forma di ventre, il ventricolo della laringe, dove hanno inizio i suoni attraverso la pressione del fiato.
Per vocalizzare le note dai toni più acuti, i muscoli della laringe tirano le corde vocali, allargandole e tendendole. In questo modo. esse vibrano con una frequenza superiore, proprio come una corda di chitarra produce una nota più acuta quando viene tesa. Per aumentare l`intensità della nostra voce aumentiamo la velocità e la pressione dell`aria che esce dai nostri polmoni. Se recitiamo una medesima frase lunga o una poesia a voce bassa e a voce alta e con tono drammatico, osserviamo che nel secondo caso perdiamo facilmente il fiato.
Le corde vocali sono all`interno della laringe, nel punto dove si uniscono gola e trachea. Un gruppo complicato di muscoli regola la forma della laringe, per tendere e rilassare di volta in volta le corde vocali. In questo modo varia la velocità delle loro vibrazioni e conseguentemente si modifica il tono della voce.
L`esplorazione della voce è un cammino di realizzazione e può essere utile anche a livello pratico. Il nostro strumento è la totalità del nostro corpo. Se nel canto usiamo la voce in maniera innaturale, questo compromette le corde vocali impedendo l`uso corretto del tono e dell`intensità. Se stiamo rilassati per liberare le tensioni accumulate a causa dello stress fisico e emozionale aumenta la capacità vocale e il contatto con il nostro potenziale.

LA MUSICA NELLA NATURA

La natura ha i suoi suoni naturali che potremmo definire "la musica di Gaia".
Tra i fenomeni metereologici abbiamo la musica del vento e il ritmo della pioggia che cade. Il suono delle onde del mare, il mormorio di un fiume e il ricadere di una cascata; il sussurro delle api e il canto dei grilli compongono questa orchestra naturale.
Uno dei suoni più conosciuti e apprezzati è il canto degli uccelli che ha somiglianze con la nostra stessa musica. Il canto degli uccelli è completo, prolungato e ritmico; celebra il corteggiamento amoroso e il dominio territoriale, come i nostri canti che parlano dei luoghi e dell`amore. Sembra che alcuni uccelli cantino per il puro piacere di cantare; ogni specie ha caratteristiche riconoscibili, in alcuni casi modificate dalle differenze locali del "dialetto" musicale. Ogni uccello apporta variazioni ai suoi schemi musicali ereditari ; ciò ricorda la tradizione delle canzoni popolari che si trasmettono nelle comunità umane.
Se diventassimo più rispettosi verso gli alberi, se fossimo più attenti agli animali e sensibili con l`ambiente naturale, che sono le meraviglie della creazione, percepiremmo nuove aperture che ci condurrebbero a un più profondo contatto col divino. Molte gioie e piaceri derivano dalla natura: il profumo dei pini, l`associazione dei colori e dei toni dei fiori che crescono uno vicino all`altro; il canto degli uccelli, la vitalità fresca e umida della terra; la forma e l`energia delle pietre; l`ondulante ritmo di un torrente o di un lago; l`eterno canto dell`oceano. Questi regali della natura ci aiutano in continuazione a trovare equilibrio e armonia.
Alcuni compositori sono stati particolarmente sensibili alle armonie e alle sonorità della natura. Frequentemente i grandi pittori di suoni musicali hanno udito i richiami degli esseri della montagna, del mare e della foresta e hanno trasformato queste ispirazioni in note e melodie attraverso gli strumenti musicali.
Alcuni autori hanno tentato di imitare i suoni e le melodie della natura, come avviene per esempio nella sinfonia "Pastorale" di Beethoven, mentre altre musiche risultano più ribelli, come le forze di una foresta selvaggia o il vigore di un oceano infuriato: "Tapiola" e la "Tempesta" di Sibelius.
La musica della natura è infinita nella sua varietà e nei suoi contrasti. Tra i compositori brasiliani abbiamo Heitor Vina-Lobos, con "La Foresta Amazzonica" e le "Bachianas Brasileiras", che imitano scene della natura con cascate perdute in foreste esotiche e selvagge dell`America del Sud.
Le tradizioni popolari contengono storie interessanti, in cui la musica apporta fertilità e buoni raccolti. La città indiana di Vrindavan è famosa per il suo verdeggiare, attribuito alla musica vivificatrice del flauto di Krishna.
Mian Tan Sen, musico alla corte dell`imperatore Akbar di Lahore, nel XVI secolo, non solo era in grado di far crescere e fiorire gli alberi, ma si dice anche che tramite cantici adeguati modificò il tempo metereologico per favorire le piantagioni imperiali. Nel sud dell`India si crede che la musica naturale del sussurro e del ronzio degli insetti garantisca la crescita della canna da zucchero. La scienza moderna lo conferma: le piante crescono più velocemente se accompagnate dalla musica sia nei campi che nelle serre. Alcuni esperimenti dimostrano che la germinazione, la crescita, la fioritura, la produzione di frutti e di semi derivano dalle onde sonore, specialmente da quelle dei suoni musicali con intervalli di bassa frequenza.
Gli animali domestici reagiscono alla musica: Le mucche producono più latte quando si trasmette musica nel luogo della mungitura; alcuni cavalli da corsa diventano irrequieti quando si toglie la radio dalla stalla. Come le piante e gli animali anche gli esseri umani vengono influenzati dalla musica. Ci rendiamo sempre più conto che la vita del pianeta è una rete di interazioni e che ogni parte dipende dall`altra. Possiamo recuperare l`antica coscienza che la musica simbolizza ed esprime il principio della mutua comunicazione. La musica compresa nella sua essenza è dimostrazione del rispetto reverenziale per la vita.

CONCLUSIONE

Uno dei modi più semplici per entrare in contatto col nostro potenziale e la nostra capacità di liberare energia attraverso la musica consiste nel produrre musica per mezzo della voce umana, uno strumento musicale che possediamo tutti.
La voce è stata usata come veicolo di elevazione spirituale e di cura in tutte le culture della nostra storia. E` stata usata professionalmente e nell`ambito di cerimonie da sciamani e guaritori, religiosi e trovatori. Le sue funzioni sono curare, ispirare, consolare e stabilire un contatto con le forze cosmiche.
Ma qualunque persona può apprendere a usare la voce in modo curativo, come possono testimoniare tutte le madri che hanno cantato la ninnananna ai figli.
Il primo passo è creare un suono. Quando iniziamo a creare suoni con la nostra voce diventiamo compositori, anche se non conosciamo nessuna delle leggi formali del comporre. Basta la volontà di aprire la bocca e emettere un suono. Secondo Thomas Adams "è necessario aprire la bocca per liberare la pancia".
Sandra Sofiati, terapeuta di San Paolo, ci parla di un cordone sonoro che sostituirebbe il cordone ombelicale, partendo dalla lettura del libro di Denis Vasse, psicanalista lacaniano, "L`ombelico e la voce". Il passaggio dall`esistenza fetale a quella umana fa sì che il bambino pianga, emetta i suoi primi suoni e cominci a respirare; adesso egli è biologicamente separato dalla madre. Il corpo del neonato che, allo stesso tempo, è cassa di risonanza che emette e riceve suoni, è un corpo sonoro.
A partire da questo momento il rapporto col corpo della madre è mediato dalla voce, che viene a sostituire il vincolo del sangue ombelicale, ed è attraverso il cordone sonoro che, adesso, il bambino comunica e resta legato alla madre.
Si chiude un buco, se ne apre un altro. La chiusura dell`ombelico sta strettamente collegata all`apertura della bocca e all`emissione di voce; ed è attraverso questo canale di comunicazione che il bambino esprime le sue più primitive forme di comunicazione ed espressione.
Pierre Paul Lacas ("Sull`incosciente e la musica") dice: "la voce della madre è quella della musica; la musica è la voce della madre. Per un bambino, lo strumento musicale funzionerà come il linguaggio parlato che gli è diretto: il suono musicale e il linguaggio sono portatori di un significato affettivo. Nel bambino che recepisce non c`è distinzione tra un`emissione sonora alogica, rumori ambientali, suoni diversi, musiche variate e il fenomeno sonoro logico. La voce della madre è una fonte di vita appresa sotto il punto di vista vibratorio, sonoro e, per estensione, musicale nel senso più ampio del termine.
Il bambino ha la voce della madre come riferimento sonoro quasi costante. Ella gli reca le prime melodie, i primi ritmi e i primi significati.
Il cordone sonoro, che inizialmente il bambino usa per esprimersi biologicamente e emozionalmente, viene più tardi usato per le prime comunicazioni intenzionali (rumori, prime parole, prime frasi) fino a giungere ad essere supporto del linguaggio articolato.
L`ascolto della voce è un modo in più per conoscere la personalità umana, poiché ogni voce ha la sua propria tonalità e indica la maniera di essere di ognuno. Le modulazioni della voce fanno vibrare la cassa di risonanza del nostro corpo in modo unico per ogni essere che incontriamo.
Paul Morse, nel suo libro "La voce della neurosi", afferma che la personalità umana si riflette nel suono che la persona emette. La voce è strettamente legata alla respirazione in maniera naturale, senza bisogno di pensare all`entrata e all`uscita dell`aria perché venga emessa.
Il bambino all`inizio si esprime attraverso suoni propri della sua natura biologica e emozionale. Con il proseguire di un educazione basata su di una morale sessuale repressiva, la respirazione comincia ad arrestarsi, il corpo si irrigidisce e la capacità di esprimersi attraverso i suoni comincia a perdersi. La minaccia del castigo, la voce autoritaria e lo sguardo di odio, ostacolano l`espressione sonora a causa della paura che provocano. Il processo di repressione e il blocco della voce sono pertanto legati.
Se è possibile sciogliere un corpo indurito dalla paura e mettersi in contatto col suo essere potenziale in un corpo in vibrazione, lo sblocco della voce è una delle possibilità di fare del corpo una grande cassa di risonanza, attraverso la colonna d`aria che passa per le corde vocali. Secondo Denis Vasse "essa trasforma il corpo silenzioso in spazio sonoro".
Reich dice che lo sblocco dell`anello orale dà origine ad espressioni emozionali come il pianto, il mordere con rabbia, il gridare e il succhiare, ma senza dubbio può aprire anche quel canale di espressione artistica che è il canto. Cantare è promuovere il movimento di energia nella sua direzione ascendente, nel senso dell`autoespressione creativa e della trascendenza. La trascendenza qui è intesa come il sentimento d`amore che mette in relazione l`uomo con i suoi compagni, con tutta la vita e con l`Universo. Adesso il cordone sonoro può essere usato per mettere in relazione l`uomo con il Cosmo.
Gli orientali fanno questo attraverso la meditazione coi mantra. Secondo gli antichi testi indù, l`Universo si è formato a partire da un suono primordiale (OM) che poi si è scomposto in 50 vibrazioni madre. I mantra, che provengono da questi suoni cosmici, sono formule metriche, che, intonate ripetutamente, producono una vibrazione profonda e armonica. La loro funzione è di porre l`uomo a vibrare con gli altri suoni dell`Universo, attivare le ghiandole, promuovere l`apertura dei "chakra" e l`equilibrio dell`energia.
La voce umana è realmente un veicolo di trasformazione. Il processo del cantare una nota per un lungo periodo, per esempio, quando emettiamo il suono della vocale "a", provoca innumerevoli alterazioni chimiche e metaboliche nel corpo, tra cui la possibile liberazione di endorfine del cervello, come anche la tendenza a una concentrazione mentale che permette ai due emisferi la sincronizzazione del loro funzionamento.
Una delle principali differenze tra il cantare e il parlare è che il cantare enfatizza i suoni delle vocali, mentre parlando diamo enfasi alle consonanti.
I cosiddetti suoni puri delle vocali appaiono in contesti spirituali e curativi in tutto il mondo. Per esempio la "a" compare nell` "Allah" del Medio Oriente, nell` "Alleluia" e nell` "Amen" delle tradizioni giudaico-cristiane. I tre suoni delle vocali pure sono realtà vibratorie tradizionalmente associate a speciali attributi, energie e parti del corpo che risuonano in risposta a questi suoni.
Secondo la tradizione Sufi, per esempio, il primo suono vocale "a" significa unità o unificazione e irradia una colorazione dorata. é un suono che si crede apra il cuore.
La seconda vocale "u" è generalmente considerata come blu. é associata all`acqua ed è messa in relazione con la gola. Il terzo suono vocale puro "i", più penetrante, è associato all`aria e si relaziona con la mente. Il suo colore è il verde-azzurro brillante o il turchese.
Oltre ai tre suoni vocalici puri c`è l` "ummm", il suono del mormorio a bocca chiusa, associato alla parte superiore della testa, che si dice produca tutti i colori dell`arcobaleno.
I sufi e altri hanno studiato alquanto gli effetti curativi dei suoni e della musica. Credono che certi suoni, coi loro rispettivi colori, ci condizionino direttamente attraverso il sistema endocrino.
Lavorando principalmente coi toni puri e i suoni vocalici, producendo semplici melodie in esercizi di sincronizzazione melodica, per esempio, possiamo liberare le energie che sono dentro il nostro corpo. é una musica completamente libera. Possiamo creare una canzone che ci trasmetta allegria e una sensazione di auto-espressione. La "Scuola della Liberazione della voce" è un metodo inventato da una cantante svedese, che ha lavorato con Rudolf Steiner per molti anni, e che all`apice della carriera fu colpita da una paralisi alle corde vocali, che riuscì a curarsi attraverso questo lavoro.
Thomas Adams, un terapeuta della voce, tedesco, tiene in Brasile un corso su questo argomento e ci dice che la visione dell`uomo su cui si appoggia "la liberazione della voce" viene dall`Antroposofia, e tiene perciò conto della dimensione spirituale, oltre che di quella fisica e mentale.
In maniera molto simile agli orientali, essi pensano che esista un Tono Primordiale, che non si può udire e che si scompone in toni cosmici, anch`essi non udibili, e che questi toni si incarnano sulla terra attraverso la voce umana e i toni prodotti dagli strumenti musicali. Per questo l`anima può esprimersi e mettersi in contatto col cosmo attraverso la voce e la musica. E` un altro cordone sonoro, solo che adesso il flusso è tra il Cosmo e la forza creatrice. Essi pensano che ogni individuo nasce con una voce propria ,ma, in funzione della storia di ognuno, questa voce viene avvolta in tegumenti. Per questo non dicono di "formare" la voce, ma di "liberarla", attraverso esercizi che tentano di toglierle i "veli". Essi asseriscono che la vibrazione è per il suono ciò che il terreno è per l`uomo. Per camminare l`uomo ha bisogno del terreno, così come i suoni per essere espressi hanno bisogno della vibrazione. Qui entra in campo il corpo e l`importanza del lavoro corporale, perché è il corpo come strumento musicale che, "accordato" e "suonato" produce una vibrazione, rendendo così possibile l`espressione di questi toni.
Anche gli orientali considerano la respirazione una cosa molto delicata e sacra. Pensano che sia un regalo degli dei e che per questo non c`è bisogno di sforzarsi per respirare, L`aria ci è data. Anche per la Biodanza la respirazione è naturale e organica. Essi si esercitano attivamente con i suoni. Nello stesso tempo mantengono un`attitudine di rispetto perché considerano i toni come degli esseri viventi.
Per fare un esempio, nell`esercizio con le consonanti "MVRS" lavorano i quattro elementi:

* M è l`acqua, è una consonante liquida. La persona piange, suda, sbadiglia.
* V è il fuoco, promuove il movimento dell`energia verso le gambe e i piedi. Crea una risonanza nella pancia.
* R è l`aria, proietta la voce nell`aria.
* S è la terra, la concentrazione, la repressione, la solidità (quanti suoni "s" usiamo per rimproverare?)

Ma è nel suono "NG", ossia nel suono più nasalizzato possibile, visto che ha la risonanza nel naso, che pensano risieda il potere di guarigione. Il suono "NG" possiede la capacità curativa ed è attraverso di esso che la cantante svedese Signora Werbeck ha recuperato l`uso delle corde vocali.
"NG" è un suono misterioso: i bambini nascono con la sua risonanza nella testa. Esso sta nell` "OM" degli orientali, nell "`Amen", e tutte le madri del mondo fanno addormentare i figli al suono della "N". Nei suoni nasalizzati il "liquore" della colonna vibra; Qui sta il potere curativo della musica, poiché se i suoni sono vivi, essi sono pieni della sostanza formatrice e creatrice di tutto. Perché diventiamo tanto radiosi quando cantiamo? Perché anticamente si cantava durante il lavoro e il canto faceva sì che ci si stancasse meno? Perché "Chi canta spaventa i suoi mali"?
Osservando la voce degli altri e sintonizzandoci con la naturalità della nostra propria voce, possiamo scoprire molto su tanti aspetti della salute. Saper ascoltare con amore è un`arte. Ascoltiamo le parole e i loro significati, ascoltiamo i sospiri e i singhiozzi, il tono, il timbro, il ritmo e la velocità della voce.
Tutto ciò, sommato alla postura e al linguaggio del corpo denuncia il benessere fisico, emozionale e mentale di una persona.
La repressione corporale e l`emozione vissuta dalla persona riaffiorano nella voce con le sue variazioni. Tramite le carezze e il contatto possiamo sbloccare le tensioni corporali, liberando le tensioni che il nostro corpo ha registrato, facendo sgorgare l`espressione di suoni diversi, specialmente quelli prodotti dalle viscere.
Ci sono stati momenti in cui la voce non è uscita, mi si è strozzata in gola e non sapevo come affrontare questa emozione.
Provando a cantare mi rendevo conto che ne ricavavo una sensazione di benessere, di rilassamento, scioltezza, allegria, comunione con i miei compagni e sentimento di appartenenza a qualcosa di più grande, di integrazione alla musica dell`Universo.
La voce è una caratteristica personale, l` espressione creativa di un individuo, la rivelazione di un`identità unica.
Quando le onde sonore entrano nel corpo, producono sulle cellule vive delle vibrazioni che aiutano a ristabilire e a rinforzare l`organizzazione ottimale. La quantità d`acqua presente nel nostro organismo contribuisce a trasmettere il suono e l`effetto generale può essere paragonato a quello di un profondo massaggio a livello molecolare.
L`essere umano assomiglia a uno strumento musicale molto complesso, unico e soavemente accordato. Ogni atomo, ogni molecola, ogni cellula, ogni tessuto e ogni organo del corpo emettono continuamente le frequenze della vita fisica, emozionale, mentale e spirituale. La voce umana è rivelatrice dello stato di salute del corpo a tutti questi livelli di esistenza. Essa stabilisce una relazione tra l`individuo e la meravigliosa rete di vibrazioni che è il cosmo. Nel cosmo nulla è immobile, tutto si muove, a partire dalla più impercettibile vibrazione dell` atomo. La guarigione si raggiunge attraverso l`ampliamento del nostro spettro vibratorio, dentro e fuori dei nostri cuori, nell`espansione verso altre persone e verso l`intero pianeta. La cura è comunicazione e musica, nella sua natura universale, è la comunicazione totale.
In ragione della ricerca che ho compiuto e degli esperimenti fatti credo che la voce sia un`importantissima risorsa da sfruttare nella Biodanza. Questo lavoro è l`inizio di uno studio sulla voce umana e sul suo potenziale come cura e come mezzo per rendere il mondo più sano e ricco d`amore.


 
 di Jussara Silveira da Rosa